BRICIOLO

BRICIOLO
DEDICATO A BRICIOLO, ALLA SUA SOFFERENZA, ALLA SUA MORTE.
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DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONI ED AGLI "ANIMALISTI" CONNIVENTI.
CONTRO IL TRAFFICO DEI NOSTRI RANDAGI E LA LORO VENDITA A IGNOTI

giovedì 29 ottobre 2009

LUCA RADICI E IL PORTALE CHE "FA' TUTTO DA SOLO"

Questa è una lettera aperta a Luca Radici, Presidente di Amicicani.
In rosso le sue parole.

Amici Cani 23 ottobre alle ore 8.08

Salve Alma,
in merito all'articolo di cui segue il link
http://almagalli.blogspot.com/2009/09/amicicani-adozioni-assassine.html ti chiedo gentilmente se è possibile sentirci telefonicamente per chiarire la posizione di AmiciCani e come funziona il portale quasi tutto automatizzato.


Il mio numero di telefono è ********** . Se mi può lasciare il suo le telefono io.


Cordialmente
Luca Radici
Presidente AmiciCani

almagalli.blogspot.com

Fonte: almagalli.blogspot.com

Alma Galli 23 ottobre alle ore 11.21

Ciao Luca Radici, Presidente AmiciCani,

non credo sia il caso di parlare telefonicamente, quanto devi dirmi puoi scriverlo qui. Lo preferisco per l'antico detto che recita: scripta manent et verba volant......


Cordialmente
Alma Galli

In data 23 ottobre, ricevo nella posta di facebook, da Luca Radici Presidente di Amicicani, così modestamente si firma, la richiesta del mio numero di telefono, per spiegarmi come funziona il suo portale che è “quasi tutto automatizzato”! Questo dopo la pubblicazione del mio articolo “Amicicani, adozioni assassine”.

Ovviamente gli propongo di mettere per iscritto le sue spiegazioni e altrettanto naturalmente, chissà per quale motivo, non lo ha fatto.

Data la mia risposta, il Presidente di Amicicani, ha preferito interrompere l’ipotesi di un contatto, così come la proposta di spiegazioni che evidentemente era possibile dare solo verbalmente.

Ora vorrei capire la storia del “portale automatizzato” che sistema le schede ad hoc, ogni volta che emerge un problema. "In automatico" si attua sempre la modificazione ottimale, si fa per dire, delle schede del sito che peraltro mantengono sempre un’assoluta vaghezza, il chip del cane pubblicato, ad esempio, è sempre omesso anche quando, come nel caso di Dolce, il chip risulta esserci, o come per Briciolo che aveva sia il tatuaggio che il chip, sempre opportunamente "non inserito".

Tutte le sue schede sono state modificate, ripubblico queste per tutte perchè ne ho già lungamente scritto. La sua prima scheda di morte datata 30 maggio 2009, riporta solo la voce DECEDUTO e si presume quindi appunto il 30 maggio, mentre la seconda, creata dopo tutti gli articoli pubblicati sul tema da me e Tiziana Paghini, ha aggiunto la voce: ADOTTATO IL 31 maggio 2009 spostando così la data della morte ad un giorno ignoto.

Evidentemente "l'automatismo" del sito, impedisce di chiedere il chip, pena la non pubblicazione dell'appello, no meglio così, senza dati di reale identificazione dei cani, perchè chissà mai che li si volesse far passeggiare in Svizzera....si sà, devono pur sgambare.

Nel caso dei cani dell’articolo incriminato, essendo spariti, ecco che vengono adottati insieme il 2 settembre 2009 e insieme muoiono il due settembre 2009, così tutto è in regola.

Ed ecco un’altra vicenda molto interessante, di cui forse il Presidente non ha memoria e che ora dico in breve ma che sarà in futuro, oggetto di estesi approfondimenti.

In sintesi l’evento: mi impietosisco per due cani pubblicati da Ilaria T. e le invio denaro tramite bonifico (543 euro). A distanza di due mesi, già con la chiara percezione di essermi fatta prendere in giro, ritrovo pubblicato identico l’appello al quale avevo risposto versando il denaro. Era intitolato alla medesima persona Ilaria T.

Informo del fatto il Presidente di Amicicani che risponde:

Se vuoi informazioni su Ilaria, R****** la conosce MOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO bene... Ti saprà dire molto ma molto altro!!!

.........ci siamo capiti..........

Data la conferma io proseguo così:

grazie, valuterò un'azione legale

E il Presidente risponde immediatamente così:

----- Original Message -----

From: AmiciCani - Luca

To: Alma Galli

Sent: Wednesday, January 28, 2009 10:38 AM

Subject: Re: Informazioni dal sito AmiciCani.com

No, le cose stanno diversamente Alma...

R****** ti può spiegare tutto nei minimi particolari.

Ilaria tira fuori cani da Castel Volturno e li appoggia a R********* di Napoli e non le da 1€ per la manutenzione dei cani!!!!

R***** ha operato Dolce e le ha trovato adozione, NON ILARIA.... Ilaria a mio parere (e non ho prove) si intasca le donazioni, tutto qui!

Mi viene il vomito a pensarci, ma purtroppo è così!

Per ora non pubblico le foto di queste emails, cosa che mi riservo di fare se verrà messo in dubbio quanto affermo.

Quindi in sostanza il Presidente Luca Radici conosce questa persona come totalmente disonesta, ma ne pubblica gli appelli consapevole che sono trappole per quelli che in buona fede, com’ero io, ci credevano.

L’altro cane per il quale avevo fatto la donazione, e anche di questo Luca Radici era stato informato,(la mia email del 27 gennaio iniziava così: vi inoltro la documentazione relativa a Dolce e Lessie. La richiesta di denaro è stata soddisfatta il 15 dello stesso mese, il mio interesse era stato attivato da una descrizione del cane identica a quella di oggi. Qui siamo al 4 novembre……..), è ancora immutato, pubblicato sul sito Amicicani, a nome sempre della stessa persona che si intasca i soldi e lo fa vomitare.

E’ Lassie, eccolo


Ma anche in questa storia, i particolari automatismi del sito, hanno dato una mano:

In data 27 gennaio lo informo e la conversazione continua il giorno 28 e…miracolo, lo stesso giorno, Dolce viene adottata. Ecco la scheda con la provvidenziale adozione


Questa notizia mi è invece comunicata in data 20 febbraio da Ilaria e non 28 gennaio, come mai? Forse il Presidente non aveva informato Ilaria dell’opportuna adozione di Dolce, ho forse il sito, oltre ad andare in automatico, ha anche notevoli doti di preveggenza……

Ecco la email di Ilaria:

Certo è il fatto che Dolce era una presenza scomoda, mentre Lassie no, infatti è ancora lì.

Ed ora ecco la famosa adozione di Dolce, della quale non sò più nulla e in un prossimo articolo ne spiegherò il perché. Qui, nonstante la splendida adozione, è ricoverata in un rifugio e il fatto mi ha angosciato molto e a tutt'oggi è una ferita aperta.




Ora presidente Luca radici un’informazione che può sollevarti da ulteriori preoccupazioni: da tempo ho scaricato tutto il tuo sito quindi puoi riposarti evitando l’affanno di “sistemare le schede”.

Credo sarebbe intelligente che tu iniziassi a dare risposte serie e questo potrebbe significare iniziare ad ammettere le proprie responsabilità, perché che tu lo voglia o no, Presidente Luca Radici, le hai, e stà a te chiarire quali per evitare che si pensi al peggio.

Alma Galli

lunedì 26 ottobre 2009

LETTERA APERTA ALLA SIGNORA CRISTINA COLOMBO, RESPONSABILE DEL BARATIERI

Pubblico con relativi miei commenti, la risposta della signora Cristina Colombo al mio articolo dedicato a Poeta. In rosso le sue parole.

Ciao ,

con molta amarezza leggo la tua lettera che e’ arrivata a Monica ma non a me ………………………….

Questa la prima frase della tua mail, in data 20 ottobre. Prima frase dove non dici il vero e qui di seguito pubblico la foto della email che ti smentisce, poichè ti avevo subito girato per conoscenza quanto avevo scritto a Monica. Questo a dire che tu l’avevi ricevuta completa di ogni parola scritta tra me e Monica e che l'avevi letta, per questo avevi anche pronte tutte le risposte del caso, che ho già in precedenza riportato nell’articolo "Poeta, un angelo pronto a volare"

Mi hai molto deluso cosi come forse io ho deluso te .

Sinceramente Cristina a me poco importa della tua delusione come della mia, quello che resta ancora una volta sono i fatti a dire che Poeta era in una condizione assolutamente improponibile se si vuol parlare di un ambiente dove i cani sono amati e curati.

In ogni caso io sono assolutamente tranquilla cio’ che faccio e’ in buona fede e non ho nulla da nascondere .

Trovo questa tua affermazione assolutamente fuori luogo e significativa di come ho trovato Poeta. Tu sei tranquilla….peccato che lui urlasse e stesse impazzendo dal dolore, e tu sei tranquilla? Questo è un insulto e una presa per i fondelli di chi pensa che lì i cani stiano bene, ma come puoi affermarlo e rincarare la dose dicendo che sei in buona fede e che non hai nulla da nascondere! Ma perché allora non hai mai detto che stava male e perché non hai mai parlato dei chip usati come trompe d’oeil? E buona fede di che? Sei in buona fede se non curi chi stà male?

foto di Poeta con l'otite, che è seria lo denota anche la posizione fortemente inclinata della testa e sotto un cane di Cicerale con l'otite........non sono la stessa cosa però.......la dermatite di Poeta nella zona addominale per un terrificante ammasso di pelo qui non è visibile ma c'era.
Cicerale è un inferno certo, ma che il Baratieri sia un paradiso è ugualmente sicuro?



L’enorme differenza tra me e te, è che se io so che un cane stà male, mi agito e molto, stò male anch'io con lui, posso anche non dormire la notte, e poi addirittura vado dal veterinario e ci ritorno e faccio le cure, pensa un po’ com’è diverso e più faticoso. E oltre a tutto quello che faccio, ho sempre lo scrupolo che non sia abbastanza, proprio il tuo opposto fortunatamente

li siete tutti tranquilli però, non solo tu, dato che nessuno ha fatto niente, neppure le volenterose volontarie hanno pensato in nove mesi, ripeto nove mesi, di provare a curarlo e questo è un comportamento indegno di un posto che si dichiara a favore degli animali.

Tra le volenterose volontarie c’è anche chi si preoccupa di sputtanare alla grande i canili pavesi, ma il cane di Tiziana Paghini, uscito qualche mese prima di Poeta dalla Dogmar dopo 4 anni di permanenza, stava bene, di patologie di alcun genere neppure l’ombra, neppure il tartaro sui denti.

So che quanto dico, non è funzionale alla politica di chi tanto ama diffamarmi e diffamare, ma è la verità ed è tutta documentata.

Tra i documenti che mi hai consegnato anche il certificato del dott. Luca Rozzoni che attesta il numero di chip di Poeta, già che c’era, indicare una terapia no? E seguirla neppure?

Testo del "certificato del chip": certifico che seguente cane meticcio maschio c.(castrato), taglia media, colore B/Nero, nato nel 2006 pelo corto nome Poeta presenta inserito il seguente chip*****

Ecco, questa era l'unico certificato che aveva interesse per il Baratieri, un documento molto discutibile nel contesto della realtà di Poeta che aveva un chip inesistente per l'anagrafe canina italiana, che viene confermato? convalidato? dal loro veterinario, si certo, così è tutto in ordine.......strano però che nonostante questo certificato l'Asl non l'abbia iscritto all'anagrafe canina, tutto molto, veramente troppo strano.



Per Poeta mi spiace molto

Tutto qui? Un’esame di coscienza mai, dire avrei potuto fare meglio no perchè potrebbe portare un po’ di agitazione in tanta tranquillità?…

Riguardo all’intestazione ti dissi che per poterlo avere qui non poteva essere intestato a te ma alla fondazione in quanto noi non siamo una pensione cani ma un rifugio che accolgie i bisognosi e la tua offerta mensile ……………..era appunto solo una offerta se tu non avessi voluto mandare soldi non te li avrei certo cercati ………………sai quanti si impegnano a fare una offerta e lo fanno per pochi giorni o 1 mese e poi non li vedi piu???????? Mai chiesto nulla a nessuno . e tu gli altri 2 che avevi adottato Carica e Belgium ,dicevi che avresti mandato offerta per loro ma ora a carico di chi credi che siano ?????????????????? (notare i tanti punti di domanda)

Per l’intestazione tu non dicesti proprio niente, infatti Giulia Bartolomei mi fece firmare il documento qui ripubblicato dove io sono l’affidataria e lo fa contemporaneamente al trasferimento di Poeta al Baratieri, al contrario la tua "adozione" ha la data del mese di marzo e questo non ha alcun senso, Se quanto affermi fosse vero, tu e non io, avresti dovuto essere la prima intestataria


[BARAT+ADOTTA.png]

Il discorso dell’offerta poi è una assoluta e totale presa per il culo, non c’è altro termine. Le donazioni sono libere e decise da chi le fa, non sono quote mensili stabilite dalla controparte e che io ho peraltro onorato secondo gli impegni presi.

Per Carica e Belgium il mio accordo con la signora Silvia Campora,dell’associazione Le Muse, prevedeva che il mio aiuto sarebbe terminato a dicembre, quindi al massimo tu provvederai per tre mesi contro i miei nove e questo solo nel caso la persona sopra indicata, non se ne faccia carico. Ti ricordo peraltro che tu stessa dichiari che le tue sono “adozioni gratuite”.

A parte questo dettaglio, NON MI VA BENE COME SONO TRATTATI I CANI AL BARATIERI, quindi una volta venuta a conoscenza della realtà, ho deciso che al Baratieri non dò più una lira e spero che ora il mio pensiero sia esplicito.

Ti ricordo anche, visti i frequenti vuoti di memoria, che ti avevo proposto a luglio di prendere Poeta e trasferirlo in una pensione che mi sarebbe costata 10 euro al giorno, (quindi non era e non è una questione di soldi) ed ho i testimoni perchè la titolare della pensione l’avevo incontrata, e tu mi dicesti di non farlo perché lì stava bene e che dalle altre parti non avrebbe sgambato…..

Forse nessuno sa che lo sgambo cura tutte le malattie, anche i tumori……..ma lo sanno bene al Baratieri e i loro sostenitori, ovvero le volenterose volontarie, così come i detrattori di altri canili

Comuqneu va be non ho certo tempo da perdere ……………….

Saluti cristina

Cristina io ho già perso tempo, denaro e serenità. Non permetterti peraltro mai più, di paragonarmi a chi non ha mantenuto fede agli impegni presi nei confronti di un animale,. E’ bene che tu capisca che in questa storia, gli impegni non li hai mantenuti tu che hai omesso ogni realtà ed ogni verità fino all’ultimo, tu che non hai curato chi ti era affidato dimostrando insensibilità alla sua sofferenza, tu che ospiti cani stranamente non in regola, tu che definisci “adozioni a titolo gratuito”,ospitalità che ti fai pagare….non sono io Alma Galli, a dovermi vergognare ma nonostante tutto questo, osi ancora reclamare dei diritti cercando di colpevolizzarmi e paragonandomi alla feccia umana.

Ti sei mai chiesta cos’ho speso per le sue cure mediche? Ti sei mai chiesta che impegno è stato per me andare tutti giorni dal veterinario? E i costi dei farmaci? Ma certo non sono fatti tuoi, tu hai solo memoria e interesse per i soldi che devi avere per le “adozioni gratuite”

Un'ultima domanda Cristina: perchè la carta Poste Pay, il cui uso peraltro non è consentito per legge, è intestata a Crippa Monica L., forse la stessa volenterosa volontaria che ha confuso gli appelli per l'adozione di Poeta, e non è invece intestata a te che sei la responsabile del Baratieri?

Non Buona fortuna Cristina perchè io mi auguro molti accertamenti sul Baratieri e non solo il Baratieri, sulle tue adozioni gratuite e sui tuoi cani con i loro illusori chip.

Alma Galli

lunedì 19 ottobre 2009

POETA, UN'ANGELO PRONTO A VOLARE.....

Questa che vado a raccontare, è una storia un po’ lunga quindi strutturerò il racconto in brevi paragrafi. Mi interessa mettere in risalto la drammatica confusione che è presente in ogni fase di questa vicenda sino ad arrivare alla terrificante scoperta della totale inesistenza di Poeta per l’Italia intera.

1) Appelli pubblicati dall’Associazione Canili Lazio per l’adozione di Poeta

2) Mia adozione di Poeta fatta tramite la signora Giulia Bartolomei

3) Contemporanea adozione dello stesso cane fatta dalla fondazione Baratieri, rifugio di Arzago D’Adda

4) Incomprensioni

5) Mio ritiro di Poeta dal Baratieri

6) Poeta a casa e sue condizioni cliniche

7) Documenti e chip di Poeta (mistero totale)

APPELLI DELL’ASSOCIAZIONE CANILI LAZIO:

Nei mesi di luglio e agosto 2008, guardando dei siti che parlavano di cani e delle lo storie, rimasi particolarmente colpita da un cane pubblicato su Misha ed altri siti.

Il suo nome Poeta, proposto da Giulia Bartolomei dell’Associazione Canili Lazio, ecco l’appello.

POETA URGENTE ADOZIONE

Data: 28/09/2008

Luogo: Adottabile centro e nord Italia

Descrizione:

questo cane probabilmente avrà già un nome....ma a me è risultato più semplice dargliene uno oggi...anche perchè oggi l'ho notato, il mio sguardo ha incontrato il suo e per un attimo ci siamo capiti.....Lo chiamerò Poeta...il suo volto mi ha suggerito questo nome e anche la sua compostezza.
Poeta stava separato dagli altri cani del box perchè oggi ha avuto una crisi epilettica. Un cane epilettico non è la fine del mondo ma lo diventa se la crisi gli viene dentro un box con altri cani e se si sta da soli in un canile...senza possibilità di intervenire repentinamente.....Per fortuna le volontarie se ne sono accorte per tempo e sono intervenute subito.... Con quale cuore rimettiamo Poeta di nuovo in quel box...? E' un derivato breton setter, di circa 4 anni, buonissimo, tranquillissimo, con l'aria di uno che vive in una dimensione un pò fatta di fantasia e forse di libertà. La volontaria mi ha detto che lo vede sempre che guarda da uno scorcio del box con il muso sollevato verso il cielo...verso i prati verdi dove forse una volta correva e inseguiva il vento e dove forse proprio li qualche cacciatore l'ha abbandonato.
Se lo si prende in braccio si addormenta come un bimbo cercando il calore umano....è una vera dolcezza.
Ha urgente bisogno di una casa. Attualmente si trova in un canile del lazio
Siamo disponibili per lui a portarlo anche al centro nord italia previo controllo pre affido e firma moduli.

Giulia Bartolomei

tel: 3926551464 (TIM)
3921025666 (3hg)

questo appello è poi riproposto dopo pochi giorni con la precisazione che il soggetto soffre di epilessia e con l’aggiunta di alcune foto, eccolo

POETA URGENTE ADOZIONE, HA CRISI EPILETTICHE!!

Data: 06/10/2008 Luogo: Adottabile centro e nord Italia Descrizione:

giuliadolly@gmail.com

questo cane probabilmente avrà già un nome....ma a me è risultato più semplice dargliene uno oggi...anche perchè oggi l'ho notato, il mio sguardo ha incontrato il suo e per un attimo ci siamo capiti.....
Lo chiamerò Poeta...il suo volto mi ha suggerito questo nome e anche la sua compostezza.
Poeta stava separato dagli altri cani del box perchè oggi ha avuto una crisi epilettica. Un cane epilettico non è la fine del mondo ma lo diventa se la crisi gli viene dentro un box con altri cani e se si sta da soli in un canile...senza possibilità di intervenire repentinamente.....
Per fortuna le volontarie se ne sono accorte per tempo e sono intervenute subito....
Con quale cuore rimettiamo Poeta di nuovo in quel box...? E' un derivato breton setter, di circa 4 anni, buonissimo, tranquillissimo, con l'aria di uno che vive in una dimensione un pò fatta di fantasia e forse di libertà. La volontaria mi ha detto che lo vede sempre che guarda da uno scorcio del box con il muso sollevato verso il cielo...verso i prati verdi dove forse una volta correva e inseguiva il vento e dove forse proprio li qualche cacciatore l'ha abbandonato.
Se lo si prende in braccio si addormenta come un bimbo cercando il calore umano....è una vera dolcezza.
Ha urgente bisogno di una casa. Attualmente si trova in un canile del lazio
Siamo disponibili per lui a portarlo anche al centro nord italia previo controllo pre affido e firma moduli.
--
Giulia Bartolomei
tel: 3926551464 (TIM)
3921025666 (3hg)



Questi appelli sono ancora presenti, immutati, sul sito Cani e gatti.

http://www.canigatti.eu/Ricerca.aspx?Query=POETA&Pagina=1

lo stesso appello era ed è ancora visibile sul sito dell’associazione canili Lazio al seguente link:

http://www.associazionecanililazio.it/adozioni/poeta-un-cane-che-tocca-il-cuore


MIA ADOZIONE DI POETA TRAMITE LA SIGNORA GIULIA BARTOLOMEI


Colpita da questa presentazione di Poeta e dalle sue difficoltà, telefonai alla signora Giulia Bartolomei e le dissi del mio interesse per questo cane che poteva tradursi nella mia disponibilità, qualora l’offerta le piacesse, in un'adozione a distanza del soggetto.

L’adozione a distanza in questo caso era il pagare la retta per lui in un rifugio dove potesse godere di un trattamento migliore che non nel canile in cui si trovava.

La signora Giulia Bartolomei si disse felice dell’offerta perché era preoccupata del fatto che il canile di Sgurgola, dove Poeta si trovava; potesse essere dissequestrato ed i cani riaffidati al delinquente che gestiva il canile in precedenza, per questo motivo c’era la massima urgenza di togliere tutti da lì.

Mi raccontò che il gestore del canile era responsabile della morte di migliaia di cani e che amava passare il tempo affamandoli per poi vederli mentre si sbranavano quando offriva loro del cibo.

Davanti a questo racconto, ovviamente non esitai a confermare la mia disponibilità e le chiesi altre informazioni sul cane.

Mi spiegò allora che date le sue condizioni, viveva in infermeria, protetto da una volontaria che lui amava molto, che aveva un carattere morboso verso la persona che lo accudiva e che poteva essere un po’ mordace.

Io da parte mia precisai che per me non era possibile adottarlo perché avevo già altri cani di taglia piccolissima e che per questo mi era impossibile inserirlo in casa mia, ma che avrei cercato per lui una buona adozione.

Mi propose quindi la scelta tra due rifugi: L’Oasi di recupero Locatelli e la Fondazione Baratieri, la prima vicino a Roma e la seconda vicino a Milano.

Io dissi che avrei preferito l’Oasi Locatelli per non sradicarlo totalmente dal suo ambiente, considerando che la volontaria che tanto lo amava, avrebbe potuto andarlo a trovare. Questa ipotesi fu totalmente negata dalla signora Giulia Bartolomei che mi rispose subito che la volontaria non aveva tempo….., concluse così di portarlo dove prima ci fosse stato posto e quindi andò al Baratieri e l’appello si modificò aggiungendo “visibile a Milano” e divenne così

Ti trovi in: Associazione Canili Lazio » Da adottare, Sgurgola, adulti taglia media e mediogrande » Poeta, un cane che tocca il cuore…-visibile a milano

Poeta, un cane che tocca il cuore…-visibile a milano

questo cane probabilmente avrà già un nome….ma a me è risultato più semplice dargliene uno oggi…anche perchè oggi l’ho notato, il mio sguardo ha incontrato il suo e per un attimo ci siamo capiti…..
Lo
chiamerò Poeta…il suo volto mi ha suggerito questo nome e anche la sua compostezza.
Poeta stava separato dagli altri cani del box perchè oggi ha avuto una crisi epilettica. Un cane epilettico non è la fine del mondo ma
diventa se la crisi gli viene dentro un box con altri cani e se si sta da soli in un canile… senza possibilità di intervenire repentinamente…..
Per fortuna le volontarie se ne sono accorte per tempo e sono intervenute subito

Con quale cuore rimettiamo Poeta di nuovo in quel box…? E’ un derivato breton setter, di circa 4 anni, buonissimo, tranquillissimo, con l’aria di uno che vive in una dimensione un pò fatta di fantasia e forse di libertà. La volontaria mi ha detto che lo vede sempre che guarda da uno scorcio del box con il muso sollevato verso il cielo…verso i prati verdi dove forse una volta correva e inseguiva il vento e dove forse proprio li qualche cacciatore l’ha abbandonato.
Se lo si prende in braccio
si addormenta come un bimbo cercando il calore umano….è una vera dolcezza.

Ha urgente bisogno di una casa. Attualmente si trova in un canile del lazio
Siamo disponibili per lui a portarlo anche al centro nord italia previo controllo pre affido e firma moduli.

Giulia Bartolomei
tel: 3926551464 (TIM)
3921025666 (3hg)



Io intanto mi ero organizzata col rifugio Baratieri per il pagamento della sua pensione, qui sopra gli estremi per il bonifico. Queste informazioni mi vennero inviate tramite email in data quattro agosto 2008.

Nel frattempo la signora Giulia Bartolomei mi chiese un documento (le inviai tramite email, la patente) e lei mi mandò la documentazione che mi identificava come l’adottante di Poeta, o almeno così credevo e si capirà poi il perché.


Questo è il documento che io avevo compilato e firmato. Qui si conferma la cessione di Poeta a me, fatto che mi ha reso ovviamente la sua responsabile e che mi faceva sentire, quale sua intestataria, in dovere di provvedere a lui nel modo migliore che mi fosse possibile e in diritto peraltro, di essere informata di quanto lo riguardasse. Contestai il fatto che il documento non riportasse la firma del veterinario ma la risposta fu che ciò era totalmente ininfluente e che così com’era, era perfetto.

Nella seconda metà di dicembre, fra il 13 e il 15, Poeta venne portato dalla signora Giulia Bartolomei al Baratieri dove io, accompagnata dalla signora Corinna Andreatta, andai a trovarlo 2 o 3 volte, non ricordo con precisione, ma per certo andai l’ultima volta il 10 gennaio 2009.

Non ero per niente soddisfatta della situazione perché vedevo i cani al freddo e in un contesto che assolutamente non corrispondeva alle mie aspettative, ma queste sono opinioni personali quindi soggettive e di valore minore rispetto a documenti che sono invece inconfutabili prove di una realtà decisamente discutibile.

. Certo è che venivo via da li con una profonda tristezza ed un’altrettanto profonda convinzione che la realtà non fosse rosea come si ostinavano a propormi nei racconti le persone che da tempo e assiduamente frequentavano il rifugio.

Sembra che il fiore all’occhiello del Baratieri sia che i cani escono dai box per lo sgambo in ampi recinti, ma questo può essere sufficiente per cani che vivono soli, al freddo o al caldo secondo la stagione, senza le dovute cure mediche?

Personalmente ho fortissimi dubbi in merito.

Cercavo in ogni caso di essere disponibile, gentile nei rapporti e corretta nei versamenti che erano di 960,00 euro ogni tre mesi perchè pagavo per Poeta dell’Associazione Canili Lazio e per Carica e Belgium dell’associazione Le Muse.

Questi soldi venivano da un’assicurazione post mortem di mio padre ed avevo deciso di donarli in parte in queste opere sapendo che gli avrebbe fatto piacere.

Poiché davo questo denaro mi permettevo di telefonare alcune volte per sapere come stavano ed in particolare Poeta, disponile, qualora fosse stato necessario, ad occuparmi di lui in tutto, veterinario compreso, ma sempre sono stata rassicurata che tutto era a posto.

L’inverno scorso è stato molto rigido e non c’è stata notte in cui il mio pensiero non fosse per Poeta e tutti gli altri ricoverati lì, cani che per me erano veramente dei poveri disgraziati. Pensavo a lui forse epilettico, da solo nel box a 20 gradi sottozero e veramente ne ero tormentata, chiedevo quindi se qualcuno si proponesse come adottante, poiché la signora Giulia Bartolomei mi aveva ampiamente e ripetutamente confermato, che le adozioni lì erano numerose.

Niente di più lontano dalla realtà, ogni volta che toccavo l’argomento, la signora Cristina Colombo, responsabile del rifugio, mi confermava l’esatto contrario, cioè pochissime e sofferte adozioni in genere e assolutamente nulla per lui.

Mi sentivo in colpa per averlo messo in quella situazione, tolto da un’infermeria riscaldata con una persona che lo amava per finire lì così, solo, al gelo e in n ambiente totalmente sconosciuto, questa era la bella soluzione che io stavo pagando, c’era di che essere contenti…

Per Carica (meticcio dalmata) e Belgium (pastore belga) le cose non erano diverse ma cercavo di coinvolgermi meno.

Li avevo adottati a distanza perché erano stati proposti come una coppia inseparabile che rischiava di essere divisa per finire in orrendi canili, di fatto arrivati al Baratieri hanno dovuto essere separati perché Carica sottometteva l’altro….un povero dolce e vecchio pastore belga che sarà ancora lì quest’inverno a patire il freddo e quant’altro.

INCOMPRENSIONI

Nel tempo, soprattutto a causa di un episodio che mi ha chiarito ulteriormente le dinamiche di questa situazione, i rapporti peggiorarono, così dissi che sarei andata a prendere Poeta, di annullare quindi gli appelli pubblicati per la sua adozione.

Il fatto fu il seguente: avevo concordato con la sig.Cristina Colombo un appello per promuovere l’adozione di Poeta che ripeteva quanto proposto in precedenza dalla signora Giulia Bartolomei, evitando però di parlare di epilessia. Avevo preferito così perchè non avevo avuto risposte chiare in merito alla patologia che sembrava risolversi per fortuna in un unico episodio epilettico e non volevo catturare l’attenzione di un eventuale adottante attraverso il ricatto di una malattia ancora non realmente accertata, infatti Poeta non era sottoposto a nessuna terapia specifica.

Questo l’appello concordato. Poi all’improvviso, senza una ragione a me nota, riapparse l’antico appello della signora Giulia Bartolomei che io chiesi di gentilmente e più volte di annullare, di seguito l’ultima mia richiesta in merito: PFAVORE SI PUO' TOGLIERE QUEST'APPELLO? CREA PROBLEMI PER L'ADOZIONE E PARLA DI UNA COSA TOTALMENTE SUPERATA. CI SARA' QCUNO CHE LO HA PUBBLICATO O NO?

NN HO AUTORIZZATO QUEST'APPELLO! Alle mie precedenti richieste non avevo avuto risposta, ma a questa si, eccola: Gent.ma Sig.ra Galli

sono Monica una volontaria del rifugio Baratieri che si occupa di adozioni e di postare appelli per trovare casa ai nostri ospiti... La ragazza che ha pubblicato l'appello di Poeta su bakeca mi ha girato questa Sua richiesta. Sinceramente NON capisco il perchè Lei NON autorizza la pubblicazione dell'appello che tra l'altro è stato scritto da non so chi, ma sicuramenete da una volontaria che l'ha salvato e l'ha portato da noi.

L'appello NON crea nessun tipo di problema per l'adozione anzi è uno di quegli appelli che fanno centro al cuore, e poi NON mi pare che dica che Poeta ha dei problemi, anzi lo definisce un "UMANO MERAVIGLIOSO"...
La prego gentilmente di dirmi qual'è in concreto la cosa che Le da fastidio di quest'appello e in caso contrario di scriverne uno Lei, dato che questo sembra non piacerLe affatto... Poeta NON trova casa NON perchè l'appello fa capire che lui potrebbe avere dei problemi, anche se io leggendolo non percepisco questa cosa, ma perchè forse NON ha ancora trovato la sua famiglia per la vita.

Ci sono state chiamate per lui, proprio perchè l'appello ha colpito diritto al cuore, sono anche andati a vederlo, ma NON c'è stato il coplo di fulmine ... Quindi io credo che l'appello possa continuare a girare così com'è e che prima o poi Poeta trovarà la sua famiglia per la vita.... Le assicuro che ce la metteremo tutta per far si che ciò accada...

L'appello di Poeta che sta girando è questo…………. e qui la signora Monica, volontaria del Baratieri mi piglia letteralmente per i fondelli scrivendo l’appello concordato come se io ed altri che me lo avevano segnalato, prima tra tutti Tiziana Paghini, fossimo dementi e questo oltre al tono piccato di tutta la email.

Questa la mia risposta che segna la conclusione del mio rapporto col Baratieri: Gentile sig.ra Monica,

sono la persona che ha intestato Poeta e lo ha adottato anche se per ora è al rifugio Baratieri.mi dispiace molto che lei NON capisca pchè a me NON PIACE l'appello ed è per il semplice fatto che parla di epilessia, patologia che avevamo deciso con Cristina di nn menzionare in quanto si è trattato di un solo episodio mai più ripetutosi. Nn capisco io pchè nn sia stato usato il solito appello da mesi pubblicato su Misha invece di uno obsoleto e superato nella sua realtà.

PER QUANTO RIGUARDA IL SALVATAGGIO DI POETA SAPPIA, CHE QUELLO NN E' MERITO ALTRI CHE MIO E PROVVEDERO' AL PIU’ PRESTO A RIPRENDERMELO PERALTRO LEI NN SI PERMETTA NEL MODO PIU' ASSOLUTO DI DECIDERE COSA VA' BENE PER IL CANE CHE E' INTESTATO A ME E PER IL QUALE IO PAGO, LA DIFFIDO QUINDI A MANTENERE IN ESSERE CIO' CHE IO CONSIDERO NN ADEGUATO, SE L'APPELLO NN VERRA' IMMEDIATAMENTE TOLTO DOMANI QUESTA LETTERA DIVENTERA' PUBBLICA.

Dopo questa risposta, miracolosamente accadde in pochi secondi quanto non avevo ottenuto in molti giorni e quest’appello sparì.

Ho raccontato quest’episodio in sé banale per mettere in evidenza soprattutto un fatto che emerge dalla mia risposta all’impeccabile “volontaria” Monica ed è che io qui sono totalmente certa di essere l’adottante di Poeta,. Questo è molto importante e dirò poi il perchè

MIO RITIRO DI POETA DAL BARATIERI

Confermai immediatamente tramite email a Cristina colombo, la mia decisione di portarmi via Poeta ai primi di settembre, spiegandole che mi era impossibile anticipare per il solo fatto che avevo promesso ad una mia amica che andava in crociera, di ospitare il suo cane per il mese di agosto.

Il mattino del 29 luglio le telefonai riconfermandole il tutto e chiedendole spiegazioni sull’accaduto e la risposta fu che io ero nervosa (!) e che l’appello lo aveva fatto una sua cara amica prendendolo probabilmente dal sito di Luca Radici, Amicicani e che il tono della risposta era perché Monica pensava che POETA FOSSE DEL BARATIERI…….

Contrariamente a quanto da M. Cristina affermato in questo contesto, scoprii invece che tale appello chiamiamolo “integrale” era nella cartella dei documenti di Poeta, riconsegnatimi quando il 7 settembre andai a prenderlo, quindi non Luca Radici ma M.Cristina Colombo.

Mi sono dilungata su quella che poteva essere una banalità, solo per mettere in rilievo l’atteggiamento di tracotanza della “volontaria” e della non verità detta, anche in cose tanto minime ma significative, da parte della responsabile del Baratieri.

Da questo si evidenzia che al Baratieri non si sbaglia mai………………..o che è importante farlo credere.

Di fronte alla mia decisione di prendere Poeta ed alla difficoltà spiegata che era l’ospitare il cane di un’amica per il mese di agosto, la signora Cristina, mi disse gentilmente che non c’era problema e che se proprio potevo anche lasciarlo lì e che c’era una signora che si era innamorata di lui e che lo avrebbe adottato se avesse trovato casa, il tutto ipoteticamente per la fine del 2009.

Io non capii per nulla questa risposta che feci finta di ignorare “lasciarlo lì” perche? cosa voleva dire?

La mia controproposta fu la seguente: mettimi in contatto e valutiamo insieme. Il contatto non c’è mai stato

Feci allora un’altra proposta. Io lo prendo, poi se vuole mi contatta e decide liberamente casa vuole fare, ma anche quest’idea cadde immediatamente in un baratro, come se questa ipotetica persona fosse inesistente o fosse improponibile un nostro incontro qualora fosse esistita, e anche questa fu un’altra cosa strana che mi lasciò perplessa.

Intanto improvvisamente incominciò a dirmi che Poeta era diventato obeso e che mangiava poco, forse perché era castrato (al contrario i cani sterilizzati tendono a mangiare di più e poi obeso mangiando poco?) e io ero sempre meno tranquilla, poi mi disse che era buono ma che non si riusciva a pulirgli le orecchie perché mordace. Suggerii l’uso della museruola che venne negato con un “no poverino” e completò il tutto spiegandomi che non lo si poteva neppure toccare dietro perché anche in quel caso tentava di mordere, e io sempre più perplessa.

Confermai quindi alla signora Cristina con una email circa ai primi di agosto che lo avrei preso, ne diedi conferma una settimana prima di andare, e due giorni prima dove precisai, chiedendole se andava bene, che sarei partita da Milano in tarda mattinata, 11 o 11,30. Così sabato 7 settembre, accompagnata da due amici, partii per andare a prendere Poeta al Baratieri.

Arrivammo vicino al rifugio verso le 13 e telefonai per farmi spiegare bene la strada e qui qualcosa incominciò a non andare bene perché la signora Cristina mi rispose molto seccata che non poteva aprirmi fin verso le 15(non mi aveva mai detto che c’era un orario da rispettare), che era sola (con 130 cani o giù di lì) e che doveva occuparsi di suo figlio. Tutto questo sarebbe stato più che legittimo se solo lo avesse detto prima e poi, da sola ad occuparsi di tutti? Neppure un addetto, un inserviente per farmi fare una firma e passarmi il cane? Che bel servizio, non c’è che dire.

Per fortuna il mio amico riusci a gestire con grande calma la situazione, così il cancello fu aperto e noi e l’aspettammo nel suo studio.

La signora Cristina Colombo arrivò dopo un po’ con Poeta, mi fece firmare la dichiarazione del mio ritiro e mi consegnò i documenti relativi a lui.

La responsabile del rifugio, mi fa ora, un discorso che io trovo sconcertante, mi dice che Poeta non è in regola a dire che non è mai arrivata la documentazione dell’ASL di competenza che certifica la validità dei suoi documenti.

Dice anche che tutti i cani che ha nel rifugio inviati da ACL sono nella stessa situazione(3 soggetti) e si lamenta anche del fatto che glielo hanno consegnato in quelle condizioni, riferendosi ad un’otite devastante da cui è affetto. Ovviamente di quanto dico sono testimoni le persone che mi hanno accompagnata..

Arrivata a casa inizio una superficiale toelettatura, perché era molto teso e non volevo infastidirlo. Passo così tre ore a spazzolarlo e a tagliare i nodi che mano a mano trovavo, tanti dietro le orecchie che peraltro era quasi impossibile tagliare, ma con calma e pazienza mi sembrava di aver fatto un lavoro decente quando….ed ecco la sorpresa, mi avevano detto che era castrato e invece no, infatti toccandolo sento le “palle” e resto perplessa e mi dico che è molto strano, infatti era un’ammasso di pelo ormai indurito che andava da una gamba all’altra, impedendo addirittura una corretta deambulazione, ed ecco perché non voleva essere toccato dietro.

Impossibile intervenire in questa zona anche se ci siamo impegnati con pazienza e determinazione io e il mio compagno, la pelle viola e piena di croste sotto e intorno alla massa, evidentemente gli davano un dolore che lo rendeva ingestibile.

Questo dopo che io avevo avvertito più volte che sarei andata a prenderlo, neppure un’occhiata per vedere in che condizioni fosse e il bello deve ancora venire.

Lunedì visita dal veterinario dove eravamo preparati ad una situazione impegnativa, ma siamo andati oltre.

Dopo una prima e non piccola fatica per togliere la massa di pelo e pulire e disinfettare bene la parte, eccoci alle orecchie.

Scopriamo che l’otite ha letteralmente devastato le sue orecchie con una miriade di ulcere di diverse dimensioni, che le ricoprono totalmente fino in profondità e a questo punto valutiamo addirittura l’opportunità di un intervento chirurgico perché non si riesce a tenerlo per medicarlo, è ingestibile per il dolore, e quindi non ci sono grandi speranze sull’esito della terapia farmacologica, e lui è in queste condizioni da prima che arrivasse lì e nessuno ha fatto niente. Bello vero?

Ogni tre mesi versavo mille euro, era un problema dirmi che servivano le medicine? Una persona che dà quei soldi, può avere problemi a dare 100 euro in più?

Tutti gli volevano tanto bene ma nessuno ha fatto niente e nessuno mi ha detto come stavano veramente le cose fino a che non sono stati costretti.

Se io non avessi deciso di prenderlo, sarebbe ancora li nelle stesse condizioni e ancora per telefono mi si direbbe che va tutto bene:

Di seguito il referto medico che evidenzia peraltro anche la necessità di analisi che mai sono state fatte, né prima dall’Associazione Canili Lazio né tantomeno dal Baratieri , questo nonostante io fossi disponibile a farmi carico delle spese.

Ecco ora la mia domanda: è sufficiente lo sgambo in spazi recintati per stare bene,? Che belle passeggiate possono farsi col dolore che danno queste patologie? E’ serio dire che un rifugio è valido perchè ha lo sgambo? Oppure tanta piacevole popolarità è funzionale a quante associazioni appoggiano lì i loro cani senza nessun controllo?

Di seguito il referto medico. Dove scrive pulizie auricolari profonde, significa che tutti i giorni ho dovuto portarlo in ambulatorio e lì soffrire con lui per togliere il marciume che ogni giorno spurgava, questa la situazione che non è durata 20 giorni perché non è ancora risolta seppure migliorata, e questo grazie alle amorevoli cure di tutti quelli che lo hanno avuto in custodia, grazie a chi in queste condizioni lo ha consegnato al Baratieri e grazie al Baratieri che così lo ha conservato, grazie infinite da parte mia che vi ho dato 3000,00 euro per quest’impegno e grazie da parte di Poeta che era felice di tanto accudimento. La posizione della testa che si vede nella foto, la torsione laterale è conseguenza dell’otite, pensiamo a cos’ha sofferto.

Avevo scritto alla signora Cristina della condizione del cane: Poeta ha un problema purtroppo ormai serissimo che è l'otite di cui hai detto ma che ha creato ulcere e ha devastato le sue orecchie, certamente era da curare da tempo perchè ora la situazione è molto seria.

Ecco la risposta in merito: Purtroppo si , temevo questo anche mio vet aveva detto che non bastava la pulizia superficiale ………..

Invece di temere, fare qualcosa no? E poi a cosa serve il veterinario a parlare o a intervenire, non basta la pulizia superficiale e allora si lascia marcire? E dov’erano le solerti “volontarie” oltre a fare le maestrine? Un viaggetto dal veterinario era troppa fatica? E l’amabile persona che doveva adottarlo perché gli voleva tanto bene? Non poteva fare qualcosa? e tutti voi eravate troppo impegnati per dirmelo?



DOCUMENTI DI POETA

Risolta la parte diagnostica, andiamo ad altre realtà molto poco piacevoli emerse dalla valutazione dei documenti ricevuti: prima sconcertante scoperta:

Poeta era in adozione al Baratieri, cioè senza dirmi niente, al rifugio era stato dato in adozione, così mentre io ero convinta che il cane fosse mio, ugualmente lo stesso cane era stato adottato da altri a dire che l’associazione Canili Lazio, nella persona della signora Giulia Bartolomei LO AVEVA DATO CONTEMPORANEAMENTE IN ADOZIONE A ME CHE PAGAVO ED ALLA FONDAZIONE RAPPRESENTATA DALLA SIGNORA MARIA CRISTINA COLOMBO, CHE LO AVEVA ADOTTATO GRATUITAMENTE, CAPITO? G R A T U I T A M E N T E!

La scheda di adozione del Baratieri recita: ADOTTO A TITOLO COMPLETAMENTE GRATUITO IL SEGUENTE ANIMALE: POETA

Qui le ricevute di due miei bonifici, un’altra manca. Sotto la scheda di adozione di Poeta da parte del Baratieri




Quindi, a parte la falsità di questa dichiarazione, resta anche il fatto che se il rifugio avesse deciso di tenersi il cane, legalmente io non avrei potuto rivendicare niente perché di fatto il cane non era mio al contrario di quanto il documento inviatomi dalla signora Giulia Bartolomei a nome della sua associazione, affermava.

Io qui mi sono sentita TRUFFATA perché tutto è stato fatto senza dirmi niente ed io ero convinta di essere l’intestataria di Poeta mentre l’intestataria era la signora M.Cristina Colombo ed ecco anche perché la solerte “volontaria” Monica aveva considerato Poeta un cane di proprietà del rifugio.

Qui sotto il documento che testimonia la data reale (13-12-2008) in cui la signora Giulia Bartolomei ha preso Poeta per portarlo al Baratieri con l’attestazione, sottintesa evidentemente, del veterinario dott.Roberto Scarcella, che considera il cane trasferibile. Questa data è confermata dal mio primo bonifico a favore dei cani, fatto in data 20-12-08 e invalida la data scritta nel documento qui sopra di adozione di Poeta del Baratieri, come avvenuta il10-03-09. Perchè è stata cambiata?


Qui sotto il documento che di più è da meditare per la sua presunzione di essere ciò che non è, vorrebbe essere il documento Asl che autorizza il passaggio di proprietà dall’Associazione Canili Lazio al Baratieri, peccato che manchino firma e timbro dell’Asl, quindi tutto o forse l’ACL basta a se stessa e la parte mancante è inutile, come era stato risposto a me quando dissi che mancava la firma del veterinario sul mio documento di adozione.

Al Baratieri la firma del veterinario venne data e così pure questa recita di “documento Asl”, che strano….. anche qui, perche?

In questo fantozziano “documento Asl” si fa ringiovanire Poeta che negli appelli del 2008 aveva quattro anni, quindi nato nel 2004, mentre qui si scrive nato nel 2007 e si certifica il tutto come redatto il 10-03-2009, stessa falsa data del documento di adozione. Che bello, tutto fatto in casa secondo l’ispirazione, vuoi l’età dei soggetti, vuoi le date e così i timbri e le firme, tutto rigorosamente virtuale e non solo questo, anche il CHIP…..


SI, PROPRIO IL CHIP E QUESTA E’ STATA UNA SCOPERTA CHE MI HA LETTERALMENTE GELATO IL SANGUE. POETA AVEVA SI UN CHIP E QUINDI AD UN CONTROLLO SUPERFICIALE POTEVA SEMBRARE IN REGOLA, MA DI FATTO QUEL CHIP NON ERA REGISTRATO IN NESSUNA REGIONE D’ITALIA, QUINDI POETA NON ERA MAI ESISTITO, VIVO O MORTO NON CAMBIAVA PERCHE’ NON ESISTEVA, NON ERA NATO NE’ VISSUTO, NON AVEVA STORIA E POTEVA ANCHE NON AVERE FUTURO PERCHE’ NESSUNO AVREBBE AVUTO L’OBBLIGO DI DENUNCIARE LA SUA SCOMPARSA.

ASSURDO, INCREDIBILE, TERRIFICANTE MA VERO PURTROPPO.

Poeta è stato nove mesi al rifugio in questo modo, la signora Cristina Colombo ha declinato ogni responsabilità in merito ma io mi chiedo come lei possa accettare situazioni di questo genere, stà di fatto che ovviamente mi chiedo anche perché e cosa c’è dietro una realtà simile, come possono esserci questi chip non denunciati all’anagrafe canina e perché?

Ne ho parlato con amici veterinari che lavorano nelle Asl e la risposta è stata: non cedendo i cani, le associazioni continuano a prendere sovvenzioni.

Ho pensato un po’ e pi mi sono detta: interessante ma non sufficiente, ho provato allora ad affrontare il problema in altro modo, vediamo insieme.

Privo di documenti che attestino l’esistenza, si sa che per la burocrazia, nessuno di noi è vivo. E’ possibile uccidere una persona che non esiste? Moralmente ed eticamente si, legalmente no.

Parallelamente, se in questa storia si parlasse di persone, sarebbe traducibile come documenti falsi che impediscano l’identificazione del soggetto ma diano l’idea che tutto è in regola perché ha i documenti.

In questo caso è un/i cane con un chip che non serve a identificarlo, anzi, ma che fa apparire tutto in ordine. Ad un semplice controllo veterinario il chip c’è e quindi tutto può sembrare in regola. Perché?

L’errore di valutazione fatto dai miei amici veterinari a mio parere è questo: l’associazione non cede il cane perché cosi guadagna, PERO’ HA DENUNCIATO IL CANE, MENTRE IN QUESTO CASO NON LO E’ E QUESTO FA’ UNA ENORME DIFFERENZA.

LA DIFFERENZA E’ NEL FATTO CHE NON ESISTENDO, E’ POSSIBILE AGIRE NEI SUOI CONFRONTI IN QUALSIASI MODO SENZA DOVERNE RISPONDERE A NESSUNO, POSSO COSI’ MANDARLO LIBERAMENTE ANCHE ALL’ESTERO AD ESEMPIO E NON SARA’ MAI RINTRACCIABILE PERCHE’ NON E’ MAI ESISTITO.

Credo che possano stabilirsi “amichevoli” rapporti tra certi clienti e le ditte che producono chip e che perciò parte di questi possano essere acquistati in modo non ufficiale, dopo di che tutto è semplicissimo.

La signora Cristina Colombo si è detta molto seccata del fatto, ma lo ha espresso solo quando sono andata a ritirare Poeta, spiegandomi inoltre che l’Asl le aveva rifiutato la registrazione per lui come per gli altri “suoi”, e questo nonostante le sue insistenti richieste alla signora Giulia Bartolomei, del timbro dell’Asl di provenienza.

Chiedo spiegazioni a Giulia Bartolomei che dice che Cristina le ha detto (cioè ora è Cristina che deve spiegare a Giulia quando fino ad ora ha detto che Giulia non ha fatto quanto doveva….da perderci la testa)

“cristina mi ha detto che se il cane è entrato in canile a settembre 2007 è normale che il microchip non fosse registrato...o meglio....è già successo anche per altri cani...gli hanno fatto libretto - segnati in canile - indicato il comune che paga e di riferimento della cattura ma non hanno fatto in tempo a registrarli in anagrafe dato che poi il 18 ottobre sono andati il nirda e l'hanno messo sotto sequestro a novembre. Da allora l'asl non è più entrata in canile”

Questa la risposta di Giulia Bartolomei, ed evidentemente loro come ACL non potevano farli registrare all’Asl, questo dando per buono quanto dice e su cui nutro infiniti dubbi.

Risposta di Cristina Colombo a quanto detto sopra: Non so che dire potrebbe anche essere vero...

per me questo è delirio puro a conferma del fatto che tutto quanto è emerso è una realtà che non ha spiegazioni ed è molto inquietante.

RESTA INCONFUTABILE IL FATTO CHE UN CANE NON ISCRITTO ALL’ANAGRAFE CANINA E’ PIU’ ESPOSTO AL RISCHIO DI ESSERE COINVOLTO NEL TRAFFICO DI ANIMALI E RESTA PARIMENTI INCONFUTABILE L’AMBIGUITA’ DEL FATTO DI UN CHIP REGOLARMENTE IMPIANTATO E MAI DENUNCIATO.


Due regioni come esempio per tutte, compresa l’anagrafe canina nazionale, il risultato sempre e solo: microchip e cane non trovati oppure errore.

Sono andata all’Asl ed ho spiegato la storia, documentata anche da una relazione scritta. Fortunatamente ho incontrato una persona di rara intelligenza e competenza che, dopo aver studiato il tutto ed aver accertato le sue condizioni cliniche, ha stabilito che Poeta è mio e come tale è registrato ed ha così“attivato” il microchip che sicuramente qualcuno aveva messo, ma nessuno aveva mai registrato, così ora, se dovesse espatriare, potrei forse ritrovarlo, prima certamente no.

E per concludere, ecco gli appelli ancora circolanti dove Poeta è tuttora in cerca di adozione, nessuno ha avuto il pensiero di toglierli, è così che è opportuno fare perché la confusione è cosa buona per molti, forse ormai davvero per troppi.




Concludo augurandomi che tutto ciò porti a profonda meditazione e soprattutto che sia un allarme utile a maggiori verifiche e controlli per chi adotta un cane, non è sufficiente che il chip ci sia, ma deve risultare registrato all’anagrafe canina se vogliamo che il nostro cane sia rintracciabile in ogni situazione e sia realmente nostro.

Attenzione ai documenti di adozione delle associazioni, senza la firma dell’Asl, hanno valore nullo.

Da riflettere anche su queste innegabile ed infinite stranezze e confusioni che hanno un unico certo risultato: la non tutela dei cani.

L’amore per la confusione nell’ambiente animalista, l’avevo già ampiamente segnalato, ora ho avuto il piacere di viverla pienamente ed ancora di più mi chiedo come si possa sostenere che và tutto bene e che non ci sia nell’ambiente animalista un problema molto serio, che arriva stranamente ad esprimersi in una non tutela dei soggetti che si dichiara di tutelare.

Mi auguro che da tutte queste analisi e riflessioni, si sia ben individuata una possibilità di come possono i nostri cani dissolversi all’estero.

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi, a me la fortuna di avere incontrato Poeta che mi ha detto tutto questo.

Alma Galli