BRICIOLO

BRICIOLO
DEDICATO A BRICIOLO, ALLA SUA SOFFERENZA, ALLA SUA MORTE.
DEDICATO A CHI NEGA INFORMAZIONI SU DI LUI COME SU INFINITI ALTRI.
DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONI ED AGLI "ANIMALISTI" CONNIVENTI.
CONTRO IL TRAFFICO DEI NOSTRI RANDAGI E LA LORO VENDITA A IGNOTI

lunedì 9 novembre 2009

ANIMALISTE PAVESI SU FB

QUESTA E' SU FACEBOOK, LA CIVILE RISPOSTA ALLE MIE PIU'

CHE LEGITTIME DOMANDE.

QUESTE "ANIMALISTE" SI COMMENTANO E CONFERMANO DA SOLE.


Rossella Tripodi: DELIRIO DI IMPOTENZA - Tratto da

"L'orto di Rosanna"

DELIRIO DI IMPOTENZA - Tratto da "L'orto di Rosanna"


Delirio di impotenza

Come si riconosce un idiota? E un imbecille? Un acefalo?


Beh, da come parla, da come si agita, da come mulina le mani e i pensieri. Alla rinfusa, senza successione logica, a caratteri cubitali. Tono di voce sempre sopra le righe, sguardo che osserva minuziosamente intorno per vedere l’effetto che fa, per trovare un pubblico che dovrebbe ascoltarlo.

Da come dice: “io” , se ne riempie la bocca e come un ruminante tarda la digestione.

E si sa, a bocca piena non si dovrebbe mai parlare.

Ne tantomeno…scrivere.

Si perchè l’idiota, l’imbecille, l’acefalo, scrive come parla.

I pensieri escono alla sparazzate, ignoranti, oscuri, illogici. Attaccati all’io abnorme che li partorisce.

E così coloro, finiscono per incaprettarsi con le loro stronzate, soffocati dal bolo di marciume che hanno cercato di vomitare addosso agli altri e che invece, con un rigurgito di acidità, la loro, li sistema.

Sono persone patologicamente affette da delirio di impotenza che si improvvisano qualsiasi” cosa”, pur di acquisire nel consesso umano, che non rispettano perchè reputano di essere ” Tre metri sopra il cielo” , una qualsiasi identità pur di esistere, poichè risultano invisibili per la loro pochezza e meschinità, anche al proprio specchio.

Delirio di impotenza

Come si riconosce un idiota? E un imbecille? Un acefalo?

Beh, da come parla, da come si agita, da come mulina le mani e i pensieri. Alla rinfusa, senza successione logica, a caratteri cubitali. Tono di voce sempre sopra le righe, sguardo che osserva minuziosamente intorno per vedere l’effetto che fa, per trovare un pubblico che dovrebbe ascoltarlo.

Da come dice: “io” , se ne riempie la bocca e come un ruminante tarda la digestione.

E si sa, a bocca piena non si dovrebbe mai parlare.

Ne tantomeno…scrivere.

Si perchè l’idiota, l’imbecille, l’acefalo, scrive come parla.

I pensieri escono alla sparazzate, ignoranti, oscuri, illogici. Attaccati all’io abnorme che li partorisce.

E così coloro, finiscono per incaprettarsi con le loro stronzate, soffocati dal bolo di marciume che hanno cercato di vomitare addosso agli altri e che invece, con un rigurgito di acidità, la loro, li sistema.

Sono persone patologicamente affette da delirio di impotenza che si improvvisano qualsiasi” cosa”, pur di acquisire nel consesso umano, che non rispettano perchè reputano di essere ” Tre metri sopra il cielo” , una qualsiasi identità pur di esistere, poichè risultano invisibili per la loro pochezza e meschinità, anche al proprio specchio.