BRICIOLO

BRICIOLO
DEDICATO A BRICIOLO, ALLA SUA SOFFERENZA, ALLA SUA MORTE.
DEDICATO A CHI NEGA INFORMAZIONI SU DI LUI COME SU INFINITI ALTRI.
DEDICATO ALLE ASSOCIAZIONI ED AGLI "ANIMALISTI" CONNIVENTI.
CONTRO IL TRAFFICO DEI NOSTRI RANDAGI E LA LORO VENDITA A IGNOTI

lunedì 30 novembre 2009

BUON NATALE A MILANO, QUESTO IL PRESEPE


IL GREGGE

Questa vicenda inizia nell'ottobre del 2008 quando la mia amica, la dottoressa Patrizia Perricone, mi telefona disperata chiedendomi di annotare il numero di targa di un camion.
Il motivo è che ha visto maltrattare un agnello e vuole ricordare i dati di chi lo ha fatto, in questo caso la targa del camion che io ovviamente ho annotato.
Da questo momento in poi l'incubo prosegue in un crescendo di atrocità e di violenza, fino ad oggi, dove mi auguro con questa pubblica denuncia, di ottenere quanto era doveroso fare da mesi da parte delle persone deputate alla tutela degli animali e pagate per farlo con denaro pubblico.
Considero queste persone responsabili quanto i "pastori" del maltrattamento subito dai soggetti che qui pubblico e non solo da loro, dato che la denuncia comprendeva altri animali di proprietà delle stesse persone, certamente trattate allo stesso modo.
Dall'autunno 2008 ad oggi i cani sono stati mantenuti da me e dalla dottoressa Patrizia Perricone, da una settimana ci è stato anche impedito di portare il cibo e questo impedimento è stato praticato con minacce alla persona che sino ad ora si era fatta carico di consegnargli sacchi di crocchette e scatolette.
Il nostro impegno nel provvedere al mantenimento di questi cani, è stato mantenuto anche nei periodi in cui erano col gregge in altre zone, allo scopo facevamo recapitare abbondanti scorte di cibo, che dubitiamo fortemente sia stato loro somministrato, dato la permanente estrema magrezza dei poveretti.
Sono anche sempre state rifiutate le cure che la dottoressa Perricone ha sempre offerto gratuitamente e hanno anche rifiutato di cedere i cani, dietro compenso proposto da me di 300 euro per ciascuno di essi, quando questi erano malati.
Qui di seguito la denuncia fatta il due luglio 2009 all'Anpana di Milano.
A questa e-mail ha fatto contemporaneamente seguito la consegna nel loro ufficio, dei filmati relativi a questa realtà di maltrattamento, messi così a loro completa disposizione, quale documentazione comprovante la denuncia.
Telefonicamente, io ero stata più volte ampiamente rassicurata sul buon esito di tale atto, sia per l'abbondante documentazione presentata, sia per l'evidenza dei maltrattamenti, tutto questo si è invece risolto nel più assordante ed inammissibile silenzio.
Questi filmati sono stati prodotti da un terzo testimone della vicenda che è riuscito con infinita pazienza e determinazione e coraggio, a riprendere durante le consegne di cibo, degli squarci di questa terrificante realtà.
I cani servono sia per controllare gli altri animali che per fare la guardia al campo, per questo motivo vengono singolarmente legati ai quattro angoli di un campo, dove i confini e l'ampiezza sono decisi dai pastori.
Lì, legati con corde o catene di un metro, isolati, senza riparo, nè cibo nè acqua, restano giorni e notti intere in qualunque situazione climatica, sia col caldo torrido che col gelo invernale.
Nella denuncia che segue, si parla di un cane con frattura del femore, questo cane in quelle condizioni, doveva lavorare, non aveva cibo, dormiva nella neve vicino alla roulotte, poi è sparito......

LA DENUNCIA
Gentil Signor Francesco, come d’accordo le mando le informazioni inerenti al caso del gregge itinerante.
Dall ottobre 2008 ho notato la presenza di un gregge di pecore ed altri animali nella zona di Segrate dove io risiedo.
La mia attenzione è stata attirata una mattina quando vidi trascinare un agnellino per gli arti posteriori da un capo all’altro del campo, dove stanziava il gregge ,( a lato della strada Padona nella zona di vimodrone) e successivamente veniva lanciato ” a mò di pacco” in un camion iveco rosso con targa ****** fermatosi a lato della strada bloccando il traffico!!
Dopo aver assistito alla scena ho avvertito del fatto i carabinieri di Segrate i quali mi assicurarono di andare subito a controllare sul posto ma PUTROPPO nel pomeriggio mi dissero che il gregge non l’avevano trovato!!!!
Cosi’ mi rivolsi all’UDA di Segrate ma anche loro mi dissero che non si poteva fare nulla!!
Nel frattempo il gregge si era spostato e dopo qualche mese , al suo ritorno, controllai con più attenzione lo stato degli animali e vidi che molte pecore erano affette da gravi zoppie ( ma costrette comunque a camminare) e i cani presenti utilizzati per il gregge , allora in numero di 2, erano molto magri.
Uno di questi 2 cani (nero-bianco maschio taglia grande) aveva una grave difficoltà deambulatoria!
Cercai allora di comunicare con l’uomo addetto al gregge ( un signore di nazionalità rumena) il quale mi disse che il cane era caduto in montagna fratturandosi il femore , presumibilmente, ma non ricevette alcuna cura!!!
Chiesi insistentemente al Signore di farmi parlare con il proprietario del gregge lasciando il mio numero telefonico per poter curare il cane naturalmente a titolo gratuito ma non ricevetti alcuna telefonata nonostante le mie ripetute insistenze!!
Da allora tutte le volte che il gregge sostava nelle mie vicinanze, viste le condizioni di estremo maltrattamento nelle quali erano mantenuti TUTTI gli animali, Io e altre persone abbiamo cercato di provvedere almeno all’alimentazione dei cani (e a volte anche per asini e pony)…che ben presto divennero da 2 a ben 9!!!
Dalle informazioni ottenute dal Signore rumeno abbiamo saputo che il proprietario è il Sig ******* , il quale possiede un “magazzino “ a ************** dove sembra ci siano altri animali: galline vacche ecc…
I cani ora 9 sono mantenuti in condizioni al limite della possibilità della sopravvivenza, sono molto magri , legati sempre ( tranne 2) e senza acqua né tantomeno cibo a loro disposizione!!
Viene loro concessa la possibilità di abbeverarsi 1 volta al giorno con acqua stagnante contenuta in bidoni putrescenti e viene loro gettato loro del pane secco e ammuffito se viene portato al pastore rumeno dal proprietario del gregge!!!!
Chiediamo , in merito all’applicazione dell’articolo 727 del codice penale l’immediato controllo della situazione affinché gli animali siano mantenuti nel rispetto dei loro diritti!!
Grazie
Patrizia Perricone
Qui cerco di dare l'dea dell'ambiente dove si svolge il fatto, come si vede non è isolato e quanto accade è visibile, peraltro di questa realtà che si svolge a Segrate, abbiamo informato tutti.....ricevendo risposte terrificanti: "non si può fare niente" " i pastori sono così"....
Queste foto sono fotogrammi di filmati che in parte erano stati consegnati su dischetto all'Anpana, in parte (ma significativa) perchè altri sono stati aggiunti ora.

questo uno dei loro pony

le case intorno al gregge

il primo agnello

più gli altri tre, il carico....

la madre li segue verso il camion

dove vengono gettati
Molte pecore sono profondamente ferite così
ì miseri resti, sempre nel campo
Altre morte
MADRE E FIGLIO
Un agnellino e sua madre. Sono isolati perchè l’agnellino è ferito e la madre è legata vicino a lui con una corda cortissima che le impedisce anche di abbassarsi per accudirlo ed alleviare il suo dolore.
Questa la solitudine e la sofferenza in attesa di sorella morte, che pietosamente li libererà dall'incubo di questa vita.
In questa foto si vede bene la lunghezza della corda che lega la madre e si inizia a vedere che il piccolo ha qualcosa di strano

Il piccolo ha una zampa che sembra spezzata e il mantello è molto“strano”

Qui si può valutare benissimo la corda che lega la madre e si vede bene il piccolo

Qui il cucciolo vicino alla madre e il pelo “disordinato”
l'agnellino
Il mantello che pende sul lato

L’agnello VIVO,è stato scuoiato in parte, ha la pancia in parte aperta e per questo il pelo cade di lato

Ancora l’agnellino

Ora una sequenza di 4 foto che cerca di evidenziare la sofferenza e la fatica di questo povero
essere, solo per riuscire a sdraiarsi



Sua madre cerca di accudirlo, in una infinita solitudine.
Per me questo è uno dei tanti Gesù Bambini nati su una croce costruita dall'ignoranza che dà il diritto all'abuso su chi, inerme, non può avere diritto a niente.
E' una croce che caricata sulle spalle di ogni debole, indipendentemente dalla forma del suo corpo,
rappresenta il diritto di una società incivile, ad infliggere inutile sofferenza.
non sappiamo quanto tempo sia durata questa inutile agonia perchè il proprietario del gregge ovviamente non amava la nostra redditizia presenza.
Semplicemente dopo alcuni giorni, quando siamo tornati coi sacchi di crocchette per i cani, Gesù Bambino non c'era più....l'agnello sacrificale aveva offerto anima e corpo, come sempre.

ALTRI FIGLI DI UN DIO CRUDELE
La femmina del gruppo, ha partorito tre cuccioli.
Dopo un paio di giorni un forte temporale ha creato delle pozze ed il più fortunato dei tre è morto annegato

i due cuccioli

la mamma li allatta

cucciolo

entrambe i cuccioli

l'acqua da bere per i cani

sotto il sole

L'inevitabile epilogo....sorella morte
Queste le condizioni in cui vengono tenuti legati i cani

corda corta, pochissima possibilità di movimento, restano legati giorno e notte senza cibo nè acqua, pieni di parassiti.
anche quando piove viene legato qui e di sotto la buca si riempie d'acqua.
questa è la roulotte dove i pastori tengono le loro cose e spesso i cani sono legati qui per fare la guardia

eeeeeee

questo è legato in punto che serve ai pastori per controllare un perimetro intorno al campo, il cane resta isolato senza riparo, senza cibo e senza acqua, giorno e notte, con qualsiasi tempo, anche la neve.

sempre da guardare la lunghezza della corda

qui può muoversi solo saltando, senza cibo, acqua e riparo, come sempre

questo è un cane particolarmente depresso o malato, non è stato possibile intervenire

questa la catena

la catena che finisce dove la si vede finire, non c'è una parte nascosta

è sfinito

in questo cespuglio un'altro cane

è legato con una doppia catena

doppia catena che qui si vede bene

misuriamo a spanne la lunghezza della catena, questa è la prima

sopra la seconda e sotto la terza

ultimo palmo, a dire in totale quattro spanne di 25 centimetri l'una, ovvero un metro di catena

e nonostante tutto la sua dolcezza, felice di una carezza.
anche lui ovviamente senza riparo, acqua e cibo

Lo sguardo
ALLA CATENA QUANDO PIOVE
Con la pioggia non cambia niente, stesse corde, stesse catene, nessun riparo, niente cibo.
Soli giorno e notte a far la guardia all'impero del pastore.

sempre lui legato

la lunghezza della corda che non permette nessun movimento al cane

ancora lui

QUANDO PIOVE TANTO.......

il terreno invaso dall'acqua

anche qui un cane

lei è la madre dei cuccioli morti, stà guardando l'acqua

ecco in che condizioni deve stare, immobile nella melma, tutto intorno allagato, da sola, al freddo, senza riparo e senza cibo

sempre lei, una desolazione totale

martoriata dalla pioggia incessante

lei quest'estate che era già sofferente per l'allattamento, senza cibo e piena di parassiti, in confronto ad oggi era un'altra.
Quanto potrà resistere ancora a questi maltrattamenti?
Ringrazio l'ENPA di Pavia, nella persona della signora Vincenza Tardino, che si è resa disponibile ad accogliere i cani, al momento del sequestro.
Confermo che mi auguro molta sollecitudine nel risolvere questo problema da parte delle persone deputate a tale compito e che le stesse ci tengano aggiornati sulla sorte degli animali.
Tra alcuni giorni aggiungerò altri elementi a questa denuncia così che tutto divenga totalmente pubblico, dopo mesi che aspettiamo una risposta, un intervento rapido e risolutivo, ovvero il sequestro di animali evidentemente fortemente maltrattati, è doveroso.

Alma Galli